Qui di seguito il question-time presentato dal Sen. Vincenzo D’Anna in discussione Domani (Giovedì 17 marzo ore 15.30), nella seduta pomeridiana dell’Aula di Palazzo Madama.
Il Sen. Vincenzo D’Anna (ALA) interrogherà il Ministro Beatrice Lorenzin sul D.M. 09.12.2015 ( Appropriatezza Prescrittiva), LEA (Livelli Essenziali Assistenza), sulla equiparazione del pagamento a tariffa pubblico e privato e sull’esposto relativo alla mancanza di autorizzazioni sanitarie per le strutture ambulatoriali pubbliche in Campania.
QUESITO PER LE “INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA ” AI SENSI DELL’ART. 151- BIS DEL REGOLAMENTO , AL MINISTRO DELLA SALUTE
Quesito 1) Aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza.
Premesso che:
– Nel più ampio contesto dei Livelli Essenziali di Assistenza, il cui aggiornamento è atteso da anni, si inseriscono i nuovi criteri di appropriatezza prescrittiva;
– Il Decreto “Appropriatezza” introduce note limitative, condizioni di erogabilità e indicazioni prescrittive, ma “dimentica” di riportare e chiarire le evidenze che sono alla loro base e la relativa biografia;
– Il sistema che viene introdotto è simile a quello delle note limitative dell’AIFA; queste ultime , però, diversamente da quelle del Decreto “Appropriatezza” menzionano ogni volta il background, le evidenze disponibili, le particolari avvertenze e la biografia;
– Sembra che le nuove norme intervengano solo sul versante della spesa, dimenticando che gli sprechi si annidano quasi esclusivamente nelle strutture pubbliche che vengono finanziate “a piè di lista”, a differenza delle strutture private , finanziate a tariffe predeterminate. Ad esempio, un esame del Colesterolo, se erogato da una struttura pubblica , può costare fino a otto volte in più rispetto alla tariffa predeterminata;
– E per quanto riguarda il colesterolo, a titolo esemplificativo, vediamo come le condizioni di erogabilità siano le medesime sia che si tratti di indagare i valori dell’HDL (cosiddetto colesterolo buono), sia che si tratti dell’LDL (colesterolo cattivo). Ebbene, è possibile che i due esami con significato clinico diverso, possano soggiacere alle medesime regole di erogabilità? Evidentemente no , se anche la categoria dei medici prescrittori nutre preoccupazioni a riguardo , ma anche in materia di responsabilità e sanzioni , tanto da arrivare a minacciare uno sciopero;
– Sempre sull’argomento, è emblematica la situazione che si è venuta a creare in Campania , dove tutte le strutture ambulatoriali pubbliche sono prive del decreto di apertura e funzionamento previste dal D.P.R. 14 gennaio 1997, e in particolare nell’ASL Napoli 2 -Nord, dove a seguito della decisione di voler garantire l’assistenza ai pazienti affetti da diabete presso i centri pubblici, e dall’esito di opportune verifiche , è emerso che nei presidi distrettuali ove tale attività sanitaria risulti esercitata, non vi sono centri antidiabete pubblici regolarmente autorizzati ai sensi della normativa regionale e nazionale vigente. Tale preoccupante situazione costituisce un serio rischio per i pazienti;
Tanto premesso
Si chiede di sapere
– Notizie precise sulla tempistica di adozione dei nuovi LEA;
– Se il sig. Ministro prevede di modificare il cosiddetto “decreto Appropriatezza” in modo da tenere conto delle reali evidenze scientifiche in merito alle condizioni di appropriatezza prescrittiva e di erogabilità;
– Se e come il sig. Ministro intende intervenire per portare i livelli di spesa delle strutture pubbliche agli effettivi costi di produzione delle prestazioni , tenendo conto delle condizioni di efficacia ed efficienza delle prestazioni;
– Se il sig. Ministro non ritenga necessario intervenire per prevedere meccanismi di finanziamento delle strutture sanitarie pubbliche basati sul sistema di remunerazione a tariffa;
– Se non ritenga opportuno disporre una verifica ispettiva presso i presidi sanitari della regione Campania , al fine di appurare il corretto funzionamento e il possesso delle necessarie autorizzazioni.
Quesito 2) : Prevenzione vaccinale e profilassi
Premesso che :
è ormai risaputo che numerosi bambini sfuggono alle vaccinazioni obbligatorie o per negligenza dei genitori o per il clima di diffidenza nei confronti delle vaccinazioni basate su evidenze pseudo-scientifiche, ma di grande impatto mediatico,
– si chiede di sapere come mai i Comuni non adempiono alle loro funzioni di vigilanza sanitaria, al fine di garantire che tutti i bambini possano essere uniformemente vaccinati;
– quali azioni il sig. Ministro intende porre in essere per meglio disciplinare la comunicazione in ambiti così delicati e così importanti per la tutela della salute, come quello delle vaccinazioni.
Roma 16 marzo 2016
Sen. Vincenzo D’Anna