
Anche Filippo Anelli, presidente della Fnomceo, ha sostenuto la posizione dell’Ordine Nazionale dei Biologi sull’argomento. Di seguito riportiamo il suo comunicato.
Test sierologici, Fnomceo dice ‘no’ all’autoanalisi
“Non condividiamo l’idea che i test sierologici per Covid-19 possano essere autosomministrati. Nell’attuale contesto epidemiologico, l’indicazione dovrebbe rimanere nella disponibilità del medico”.
A parlare è il Presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici (Fnomceo), Filippo Anelli.
“La prescrizione di questi test deve, infatti, essere correlata con il quadro clinico, e questo compete al medico – spiega -. Inoltre, l’esito del test è, per il medico, utile indicatore sia per una diagnosi differenziale, sia per una successiva prescrizione del tampone, sia per mettere in campo tutte le necessarie procedure per il tracciamento dei casi e dei contatti. Siamo quindi fortemente perplessi su un’autoanalisi, che rischierebbe di falsare il quadro epidemiologico della Covid-19”.
“I test sierologici, se fatti su larga scala e con modalità di screening, possono infatti essere un utile indicatore epidemiologico per stabilire, ad esempio, il tasso di letalità – conclude -. La gestione da parte del medico permette inoltre l’individuazione e il controllo dei focolai. L’autoanalisi, con successiva auto-diagnosi, al contrario, potrebbe inoltre dare al paziente un senso di falsa sicurezza, inducendolo a trascurare i successivi approfondimenti o le precauzioni per evitare di diffondere il contagio”.
Coronavirus: Ordine biologi, no ai test in farmacia. Il presidente D’Anna, “E’ scorretto e illegittimo”
ROMA (ANSA) – ROMA, 09 SET – Assegnare alle farmacie l’esecuzione dei test anti-Covid è “inopportuno, oltre che scorretto ed illegittimo” perché “divenute ormai contenitore di ogni pratica sanitaria a svantaggio di categorie che pure ne avrebbero più titoli e meriti”. A dirlo è il senatore Vincenzo D’Anna, presidente dell’Ordine nazionale dei Biologi, che si dice pronto a “diffidare il governo dal porre in pratica tale intendimento” e a “impugnare tutti gli atti amministrativi e normativi eventualmente adottati e che dovessero consentire, nelle farmacia, attività che sono, invece, proprie del laboratorio di analisi cliniche, dei Biologi e dei medici laboratoristi”.
“Fermo restando la scarsa attendibilità di questi test rapidi, escludere i laboratori da tali pratiche, significa voler relegare l’esecuzione di quel tipo di esami, nello sgabuzzino o nel retrobottega delle farmacie – prosegue D’Anna – Una situazione assurda, che condanniamo con forza rammentando, a chi di competenza, il sacrificio e l’abnegazione con i quali, nei mesi bui del lockdown, migliaia di biologi hanno lavorato nei laboratori di analisi”.
“D’intesa con le associazioni di categoria, con la Federazione dei Medici e con le società scientifiche, valuteremo, nelle prossime ore, l’opportunità di indire manifestazioni di protesta” aggiunge il presidente dell’Ordine nazionale dei Biologi. “E’ solo il caso di ricordare – conclude – che nelle farmacie già si perpreta la violazione della norma che stabilisce la possibilità di poter effettuare l’autodiagnosi con l’uso di test rapidi, destinata però solo ai cittadini non autosufficienti e che invece, aggirata in maniera surrettizia, viene estesa a tutti con l’illegittimo aumento del numero dei test eseguiti”. (ANSA). Y33-SAM/S04 QBKN
Coronavirus. Test farmacie, biologi: scelta scorretta e illegittima
DIR2604 3 SAL 0 RR1 N/POL / DIR /TXT CORONAVIRUS. TEST FARMACIE, BIOLOGI: SCELTA SCORRETTA E ILLEGITTIMA (DIRE) Roma, 9 set. – “E’ inopportuno, oltre che scorretto ed illegittimo, assegnare l’esecuzione dei test anti-Covid alle farmacie, divenute ormai contenitore di ogni pratica sanitaria a svantaggio di categorie che pure ne avrebbero piu’ titoli e meriti”. Cosi’ in un comunicato il senatore Vincenzo D’Anna, presidente dell’Ordine nazionale dei Biologi, dicendosi pronto a “diffidare il governo dal porre in pratica tale intendimento” e ad “impugnare tutti gli atti amministrativi e normativi eventualmente adottati e che dovessero consentire, nelle farmacia, attivita’ che sono, invece, proprie del laboratorio di analisi cliniche, dei Biologi e dei medici laboratoristi”. Per D’Anna “fermo restando la scarsa attendibilita’ di questi test rapidi, escludere i laboratori da tali pratiche, significa voler relegare l’esecuzione di quel tipo di esami, nello sgabuzzino o nel retrobottega delle farmacie. Una situazione assurda, che condanniamo con forza rammentando, a chi di competenza, il sacrificio e l’abnegazione con i quali, nei mesi bui del lockdown, migliaia di biologi hanno lavorato nei laboratori di analisi. D’intesa con le associazioni di categoria, con la Federazione dei Medici e con le societa’ scientifiche, valuteremo, nelle prossime ore, l’opportunita’ di indire manifestazioni di protesta- aggiunge ancora il presidente dei Biologi- E’ solo il caso di ricordare che nelle farmacie gia’ si perpreta la violazione della norma che stabilisce la possibilita’ di poter effettuare l’autodiagnosi con l’uso di test rapidi, destinata pero’ solo ai cittadini non autosufficienti e che invece, aggirata in maniera surrettizia, viene estesa a tutti con l’illegittimo aumento del numero dei test eseguiti”, conclude D’Anna. (Comunicati/Dire) 16:51 09-09-20 NNNN
Coronavirus: D’Anna (Biologi), test in farmacia scelta scorretta e illegittima, pronti a manifestazioni di protesta
NOVA0415 3 POL 1 NOV MED Coronavirus: D’Anna (Biologi), test in farmacia scelta scorretta e illegittima, pronti a manifestazioni di protesta Roma, 09 set – (Nova) – “E’ inopportuno, oltre che scorretto ed illegittimo, assegnare l’esecuzione dei test anti-Covid alle farmacie, divenute ormai contenitore di ogni pratica sanitaria a svantaggio di categorie che pure ne avrebbero piu’ titoli e meriti”. Lo ha dichiarato, in una nota, il senatore Vincenzo D’Anna, presidente dell’Ordine nazionale dei Biologi, dicendosi pronto a “diffidare il governo dal porre in pratica tale intendimento” e ad “impugnare tutti gli atti amministrativi e normativi eventualmente adottati e che dovessero consentire, nelle farmacia, attivita’ che sono, invece, proprie del laboratorio di analisi cliniche, dei Biologi e dei medici laboratoristi”. Per D’Anna: “Fermo restando la scarsa attendibilita’ di questi test rapidi, escludere i laboratori da tali pratiche, significa voler relegare l’esecuzione di quel tipo di esami, nello sgabuzzino o nel retrobottega delle farmacie. Una situazione assurda, che condanniamo con forza rammentando, a chi di competenza, il sacrificio e l’abnegazione con i quali, nei mesi bui del lockdown, migliaia di biologi hanno lavorato nei laboratori di analisi”. “D’intesa con le associazioni di categoria, con la Federazione dei Medici e con le societa’ scientifiche – aggiunge ancora il presidente dei Biologi – valuteremo, nelle prossime ore, l’opportunita’ di indire manifestazioni di protesta. E’ solo il caso di ricordare che nelle farmacie gia’ si perpreta la violazione della norma che stabilisce la possibilita’ di poter effettuare l’autodiagnosi con l’uso di test rapidi, destinata pero’ solo ai cittadini non autosufficienti e che invece, aggirata in maniera surrettizia, viene estesa a tutti con l’illegittimo aumento del numero dei test eseguiti”, conclude D’Anna. (Ren) NNNN